Estate,
tempo di pomodori e di conserve e anche noi non vogliamo certo essere da meno!
Quest’anno, direttamente dalla nuova casa, ci dirigiamo verso casa Valentino
dove ci attende un summit di massimi esperti di pummarola con comandante in
prima, capo supremus maximus Carmen che, viste le sue origini, dirigerà la
truppa dall’alto della sua esperienza. Comandante in seconda… un po’ tutti a
parte io e Filli perché è la prima volta che prendiamo parte al grande evento e
cercheremo più che altro di non fare danni.
Come
tutti sanno, gli ingredienti necessari son ben pochi, ma la quantità beh,
quella dipende! Nel nostro caso ci attendono 130 kg di pomodori e tanto tanto
basilico portato... da noi! Abbiamo del super basilico quest’anno, evvai!
INGREDIENTI
pomodori
basilico
PREPARAZIONE
All’arrivo
tutto il necessario è già stato approntato dall’efficientissima Piera e dalla
Deni con sostegno logistico di Claudio.
8.30
- Ci si mette subito all’opera, non c’è tempo da perdere. Piera si occupa di
monitorare l’aspetto igienico e si dedica quindi al lavaggio della materia
prima e degli strumentopoli. La truppa, coordinata dalle abili mani di Carmen,
comincia con la bassa manovalanza cioè taglio e pulizia dei pomodori. Qua non
si guarda in faccia a nessuno e anche con un solo braccio, tutti possono e
devono collaborare.
Man
mano che si producono pomodori puliti, le possenti mani di Filli e di Frenky li
schiacciano un po’. Le pentole cominciano a essere pronte e vengono quindi
messe su uno dei 5 fuochi a disposizione. Una volta in cottura, con un
mestolone gigante si procede al rimestaggio (lavoro non proprio dei più leggeri
e piacevoli, problema n° 1 – il caldo, problema n° 2 – ci si fa la ceretta, il
che può anche essere un bene).
I
pomodori cominciano ad essere quasi pronti, scende in campo l’esperta e si
attende che l’uomo del monde, o meglio la donna del monte dica sì. Arriva l’ok
e si passa alla fase più delicata, scolare la polpa dal liquido! Si prepara il
nostro colino agricolo e poi, ehi c’è bisogno di gente forzuta qui! Primo
passaggio effettuato con successo. Si procede così fino ad esaurimento dei
pomodori e delle pentole con il pomodoro cotto. Ci sono anche ben accetti
“intrusi” che si riconoscono chiaramente dal fatto che non hanno un grembiule e
che la loro camicia bianca è pulita che vengono a sbeffeggiare e dare consigli,
vero Mario??? ma la truppa và avanti senza battere ciglio. Ore 11: ci si
alterna alla ceretta e si fa una piccola pausa per rifocillare le nostre
stanche membra con un po’ di pane, salame e formaggio. Poi si assaggia anche un
po’ di anguria di produzione locale che viene lodata dall’intero reggimento.
L’avvicendamento
continua intorno alle pentole mentre si comincia ad allestire il tavolo per
passare il pomodoro alla macchinetta e invasare. La pummarola viene lasciata a
raffreddare per poi poter essere passata.
Ore
13.30: nell’attesa si è fatta ora di pranzo e quindi si sale a rifocillarci
dalla fatica.
Ore
14.30: Carmen batte il tempo. È ora di tornare in trincea! Io e Fiffi credevamo
che il più fosse fatto, ma non sapevamo che il peggio doveva venire. Non tanto
come lavoro, ma come analisi di come và fatto tale lavoro. E’ troppo calda, va
bene, è liquida, è dura, teniamo l’acqua di scolo, buttiamola, facciamo la
seconda passata, non facciamola, mettiamo due foglie di basilico, mettiamone di
più, usiamo le mani, usiamo gli strumentopoli e chi più ne ha più ne metta. In
ogni caso, tra uno scambio di opinioni e l’altro il lavoro procede a ritmo
serrato e i tre mastri delle discussioni Carmen, Franky e Claudio tengono
comunque la truppa impegnata al completo.
Alla
fin fine si passa tutta la prima scelta e la polpa viene una meraviglia, poi si
decide di ripassare lo scarto e qui i problemi si fanno sentire con continui
inceppamenti della macchina e successivi scambi di opinione tra i conservatori
e i fautori dello scarto.
Una
volta terminato il passaggio alla macchina, eliminati i semini e le buccine la
passata è pronta per essere invasata. Gli uomini di casa preparano i barili per
la bollitura che sterilizza i vasetti mentre il resto dei commilitoni inizia a
invasare: 2 o 3 o 10 foglie di basilico e poi pummarola fino al bordino o
appena sotto o molto sotto che dir si voglia. Ognuno sostiene la sua tesi.
Fiffi a forza di chiudere vasetti come un vero guerriero, si fa venire due mega
calli nella polpa della mano, sostituisce Frenky, mani grosse. Fiffi passa a
mettere i vasetti nei fogli di giornale. La produzione inizia ad essere
numerosa, si comincia a preparare per la bollitura. Mauro, anche con un solo
braccio a disposizione, fa la spola da acqua a barili. Nei barili Piera
introduce una serie di stracci per evitare che i vasetti si rompano. E così man
mano si procede fino a completare gli ingredienti. I vasetti bolliranno poi per
circa 2 ore, dopo di che si lasciano raffreddare nell’acqua fino al giorno
dopo. E così domani verremo a prendere i nostri soldatini.